Dal 26 novembre 2021 al 27 marzo 2022 si è svolta la mostra online dal titolo Pontremoli e il dominio degli Sforza.
L’evento è stato curato da Davide Tansini: tramite una sequenza di schede illustrate, ha raccontato gli episodî salienti, i personaggî, le caratteristiche, le prassi e le curiosità della dominazione sforzesca sul Pontremolese durante il XV secolo.
Situata nell’alta Lunigiana lungo la via Francigena (importante direttrice viaria tra l’Italia settentrionale e quella centrale) a poca distanza dal Passo della Cisa, Pontremoli fu assegnata nel 1441 dal duca di Milano Filippo Maria Visconti alla figlia Bianca Maria come dote per il suo matrimonio con il condottiero Francesco Sforza.
Asceso al trono dello stato milanese, il casato sforzesco fece di Pontremoli il proprio caposaldo a Sud dello spartiacque appenninico e il fulcro delle proprie azioni politiche nell’area fra Toscana e Liguria.
La Lunigiana era strategica come zona di transito e terreno di scontro fra varie entità statali che se ne contendevano le terre: oltre ai dominî sforzeschi, la Repubblica di Genova, quella di Lucca, il Ducato di Ferrara con quello di Modena e Reggio (entrambi governàti dagli Este), le signorie e i feudi déi Fieschi, déi Fregoso, déi Landi e déi Malaspina e la Repubblica Fiorentina sotto l’egemonia déi Medici (alleàti degli Sforza).
Il dominio sforzesco sulla Pontremoli quattrocentesca terminò nell’anno 1500 con la caduta di Ludovico il Moro, durante l’invasione che portò sul trono di Milano il re di Francia Luigi XII di Valois.
L’iniziativa è stata concepita per un’accessibilità non strettamente locale: si è occupata anche déi territorî circostanti il Pontremolese (Golfo dei Poeti, Riviera di Levante, valli della Baganza, della Parma, del Taro e del Vara) e i suoi contenuti sono stati strutturàti per essere fruiti anche da un pubblico senza particolari conoscenze della Lunigiana.
Le informazioni contenute nelle schede della mostra sono state tratte dalle ricerche archivistiche che Davide Tansini conduce sulla storia del Medioevo, del Rinascimento e dell’Età Moderna nell’Italia centro-settentrionale.
Primo evento della rassegna «Percorsi nel tempo», Pontremoli e il dominio degli Sforza (1441-1500) è stata ospitata sul portale Web www.inarce.com.
Nel novembre 1441 il conte Francesco Sforza (1441-1466), condottiero nonché signore di Fermo e di Jesi, assunse il controllo di Pontremoli come parte della dote concordata per il suo matrimonio con Bianca Maria Visconti (1425-1468), figlia del duca di Milano Filippo Maria (1392-1447).
Fu l’inizio del dominio che il casato sforzesco mantenne sull’abitato lunigianese per tutto il resto del XV secolo.
Durante questo sessantennio la presenza e l’azione degli Sforza nella valle del fiume Magra si estese, si contrasse, perse e recuperò posizioni seguendo le alterne fortune della dinastia.
In particolare, dal 1450 la dominazione sforzesca su Pontremoli si incanalò lungo la traccia che aveva come riferimento politico e amministrativo la città di Milano: assetto già impostato nel XIV secolo con i Visconti e proseguito (pur con diverse interruzioni) sino al 1647.
Notevolmente fortificata e riconosciuta da molto tempo come «clavis et janua Tusciae», Pontremoli si confermò nella seconda metà del Quattrocento caposaldo milanese a Sud dell’Appennino ligure.
Divenne un fulcro geografico su cui gli Sforza impostarono i loro rapporti di convivenza, di rivalità e (spesso) di scontro con altre entità della politica italiana interessate alla Lunigiana.
A livello locale, le principali controparti erano la Repubblica di Genova e quella Fiorentina: quest’ultima sotto la guida prima di Cosimo de’ Medici (1389-1464), poi di Lorenzo il Magnifico (1449-1494), quindi di Piero il Fatuo (1472-1503).
Presenze politicamente meno significative erano poi rappresentate dai numerosi feudi déi Malaspina, dal Ducato di Modena e Reggio (che con quello di Ferrara era parte degli stati estensi), dalla Repubblica di Lucca e dalle signorie déi Fieschi, déi Fregoso, déi Landi e déi Rossi.
Meno coinvolti ma pur sempre interessàti alle questioni della Lunigiana erano anche il Regno di Napoli (governato dagli Aragona), la curia romana, la Repubblica di Venezia, il Ducato di Montefeltro e quello di Savoia.
In questo complesso scacchiere diplomatico e militare l’alto valore strategico di Pontremoli fu riconosciuto dai sovrani milanesi: il condottiero Francesco, suo figlio Galeazzo Maria Sforza (1444-1476), suo nipote Gian Galeazzo Maria (1469-1494, mai salito realmente al potere) e infine Ludovico il Moro (1452-1508), altro figlio di Francesco.
La comunità locale fu trattata con un certo riguardo, anche perché fra i suoi membri (già prima del 1441) il casato sforzesco selezionò validi collaboratori che arrivarono a ricoprire ufficî di alto prestigio.
Forti di questi legami e degli antichi trascorsi come entità politica autonoma, i notabili pontremolesi fecero causa comune con gli Sforza nel tentativo di elevare la loro patria al rango di città e di sede vescovile (progetto che trovò compimento molto più tardi, nella seconda metà del XVIII secolo).
Fu la caduta del duca Ludovico il Moro a terminare nella primavera del 1500 il sessantennio del dominio sforzesco a Pontremoli, molto significativo per la storia lunigianese.
La mostra Pontremoli e il dominio degli Sforza (1441-1500) era fruibile online sul portale Web www.inarce.com.
Il percorso era organizzato su 57 schede poste in sequenza, raggruppate in 11 aree tematiche ricorrenti.
I titoli degli argomenti erano Geografia, Vicende politiche, Pontremoli, Conflitti, Stati e signorie, Documenti, Castelli, Biografie, Economia, Attorno a Pontremoli e Curiosità.
Ogni scheda era specificamente dedicata a uno di questi soggetti ed era corredata da un’immagine a tema.
I contenuti erano basàti soprattutto sulla storia pontremolese, però riguardavano anche le zone limitrofe all’alta Val di Magra, comprese fra Emilia occidentale, Liguria orientale e Toscana settentrionale: Valtaro, media e bassa Lunigiana, Val di Vara, Riviera di Levante, alte valli della Baganza e della Parma.
Nei testi erano citàti fatti e personaggî legàti alle seguenti località vicine a Pontremoli: Albareto, Ameglia, Aulla, Bagnone, Bardi, Berceto, Bolano, Borgo Val di Taro (Borgotaro), Carrara, Castelnuovo Magra, Compiano, Corniglio, Filattiera, Fivizzano, Fornovo di Taro, Fosdinovo, La Spezia, Lerici, Luni (Ortonovo), Massa, Mulazzo, Podenzana, Porto Venere, Tresana, Santo Stefano di Magra, Sarzana, Sesta Godano, Solignano, Valmozzola, Varese Ligure, Villafranca in Lunigiana e Zeri.
Nel complesso, l’area geografica coperta dalla trattazione si estende tra le odierne province della Spezia, di Massa e Carrara e di Parma, con accenni riguardanti i territorî di Bobbio, Cremona, Fidenza (Borgo San Donnino), Genova, Lodi, Lucca e Reggio nell’Emilia.
I testi sono stati redatti sulla base delle ricerche storiche che Davide Tansini conduce sulla storia medievale, rinascimentale e moderna nel Centro-Nord Italia.
In particolare, i dati utilizzàti per la mostra sono stati desunti da documenti di fondi archivistici conservàti a Cremona, Massa, Firenze, Genova, Massa, Milano, Parma, Piacenza, Pontremoli e Venezia.
Curatore di Pontremoli e il dominio degli Sforza (1441-1500) e autore di tutti gli scritti in essa presenti è stato Davide Tansini.
La rassegna di esposizioni online «Percorsi nel tempo» è proseguita nel 2022 con l’evento Monterosso nel XV secolo.
Portale Web:
www.inarce.com
Date:
dal 26 novembre 2021 al 27 marzo 2022
Organizzatori:
«In arce»
«Lombardia sforzesca»
Facebook:
tansinidavide
E-mail (Davide Tansini):
e v e n t i @ t a n s i n i . i t
Telefono (Davide Tansini):
(+39) 3 4 9 2 2 0 3 6 9 3
Note:
Pontremoli e il dominio degli Sforza (1441-1500) è stata ideata e curata da Davide Tansini, che detiene tutti i diritti sulla mostra e sui testi in essa presenti; i contenuti sono stati redatti sulla base delle ricerche da lui condotte in àmbito storico
© Davide Tansini: tutti i diritti riservàti – Pubblicato il 18 novembre 2021 – Aggiornato al 28 ottobre 2024