I forti delle Lame a Stadano Bonaparte (Aulla)

La conferenza

La conferenza dal titolo I forti delle Lame a Stadano Bonaparte (Aulla) si è svolta il 2 settembre 2023 presso l’auditorium dell’antica Abbazia di San Caprasio.

L’incontro si è occupato delle opere fortilizie erette dal governo del Ducato di Modena e Reggio negli Anni ’50 del XIX secolo sulle rive del fiume Magra presso l’odierna Stadano Bonaparte.

Organizzato dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri, l’appuntamento è stato condotto da Davide Tansini.

Lo storico ha descritto origini, funzioni, caratteristiche e trasformazioni della coppia di fortificazioni che un tempo controllavano il tratto della Strada della Cisa a valle di Aulla e il confine Sud-Ovest del ducato austro-estense, verso il Regno di Sardegna.

Lo studioso ha intrecciato le vicende legate ai forti aullesi (i cui resti principali si trovano presso l’Autostrada della Cisa) con quelle degli stati che alla metà dell’Ottocento facevano capo a Vienna, Torino, Parma, Parigi e Firenze, oltre che a Modena.

L’argomento

La conferenza I forti delle Lame a Stadano Bonaparte (Aulla) ha esaminato la coppia di fortilizî costruita durante il triennio 1853-1855 lungo le sponde toscane del fiume Magra, nel tratto prospiciente l’odierna località aullese di Stadano Bonaparte.

Quest’area (chiamata Le Lame, dove la valle della Magra si restringe e l’alveo fluviale forma varî meandri) fu inglobata nel Ducato di Modena e Reggio in virtù del Tratto di Firenze, stipulato nel 1844 e applicato nel biennio 1847-1848. La zona fu poi scelta per ospitare il tronco della Strada della Cisa che da Aulla raggiunge l’odierna Santo Stefano di Magra, aperto al traffico entro il 1854.

Contestualmente alla preparazione dell’asse viario, il duca Francesco V d’Austria-Este (1819-1875) ordinò di erigere due forti sulle opposte rive della Magra, per controllare la direttrice stradale e rallentare l’avanzata di eventuali eserciti invasori provenienti dalla bassa Val di Magra o dal Golfo della Spezia (all’epoca parte del Regno di Sardegna).

Davide Tansini ha tratteggiato le particolarità funzionali e architettoniche relative alla coppia di edificî, chiamàti rispettivamente Forte del Bernino (collocato su un promontorio nelle vicinanze di Stadano e strutturato sul modello della torre massimiliana) e Forte della Chiusa (a sbarramento della Strada della Cisa, vicino al santuario della Madonna degli Angeli e sulla sponda sinistra dell’omonimo canale).

Lo storico ha descritto gli aspetti politici, militari ed economici che portarono alla realizzazione delle opere fortificate austro-estensi e al loro abbandono, avvenuto dopo la Seconda Guerra d’Indipendenza italiana (1859).

Oltre che sul ducato estense, lo studioso si è concentrato su alcuni stati che s’interessarono espressamente all’àmbito lunigianese: l’Impero austriaco, il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla (dal 1847 Ducato di Parma, Piacenza e Stati annessi), il Regno di Sardegna e il Secondo Impero francese.

Oltre a menzionare diversi siti fortificàti come quelli di Alessandria, Dublino, La Spezia, Massa, Modena, Reggio nell’Emilia e San Fiorenzo (Alta Corsica), il relatore ha parlato delle analogie e déi rapporti tra i Forti della Magra e altri complessi difensivi quali torri martello, Maximilian-Turm, fortini e blockhaus ubicàti in diverse zone europee (Austria, Croazia, Italia, Polonia, Slovacchia e Ucraina).

La Maximilianische Turm ebbe infatti notevole diffusione néi territorî della Casa d’Austria: per esempio a Brescello (Reggio Emilia), Cracovia, Laveno-Mombello (Varese), Leopoli, Linz, Pola, Rovigo, Trieste, Venezia e Verona. Inoltre, ispirò la realizzazione di altri edificî militari, come a Berceto (Parma), Komárno, Piacenza, Ponti sul Mincio (Mantova), Rivoli Veronese (Verona) e Ventasso (Reggio Emilia).

Per illustrare questi legami, Davide Tansini ha mostrato disegni, mappe e dipinti provenienti da varî archivî, biblioteche e musei dell’Austria, della Francia e del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (da Bagnone, Londra, Modena, Parigi, Roma, Torino e Vienna).

Lo storico ha citato varî casati che regnavano sull’Europa del XIX secolo: gli Asburgo-Lorena, i Bonaparte, i Borbone-Parma e i Savoia, oltre che gli Austria-Este di Modena (o Asburgo-Este).

Lo studioso ha menzionato numerosi personaggî: Josef Radetzky von Radetz (1766-1858), Francesco IV d’Asburgo-Este (1779-1846), Massismiliano Giuseppe d’Austria-Este (1782-1863), Maria Luisa d’Asburgo-Lorena (1791-1847), Carlo Birago (1792-1845), Napoleone III Bonaparte (1808-1873), Camillo Benso di Cavour (1810-1861), Luigi Carlo Farini (1812-1866), Francesco V di Modena (1819-1875), Vittorio Emanuele II di Savoia (1820-1878), Carlo III di Parma (1823-1854), Domenico Chiodo (1823-1870), Francesco Giuseppe d’Asburgo (1830-1916) e Roberto I di Borbone-Parma (1848-1907).

La pubblicazione

Alla conferenza I forti delle Lame a Stadano Bonaparte (Aulla) organizzata presso l’abbazia aullese di San Caprasio segue una pubblicazione con il medesimo titolo.

Preparato fra la primavera e l’estate del 2023, il testo va a inserirsi nella collana «Cronaca e storia di Val di Magra», edita dal Centro Aullese di Studi e Ricerche.

Info

Luogo:
Aulla (Massa-Carrara, Toscana – Lunigiana, Italia), auditorium dell’Abbazia di San Caprasio (Via don Giovanni Minzoni, 1)

Data:
2 settembre 2023

Organizzata da:
Istituto Internazionale di Studi Liguri (sezione Lunense)

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© Davide Tansini: tutti i diritti riservàti – Pubblicato il 28 agosto 2023 – Aggiornato al 28 ottobre 2024