Briganti, pirati e frontiere

L’evento

Un territorio racchiuso fra mare, pianura e montagna; un intreccio di confini plurisecolari; uno stuolo di personaggî pronti a (quasi) tutto pur di sopravvivere, emergere o arricchirsi.

Sono questi gli elementi che danno vita allo spettacolo Briganti, pirati e frontiere, rappresentato in Emilia-Romagna, Lombardia e Liguria dal 2017 al 2019 e nel 2024.

Ideato e condotto da Davide Tansini, l’evento è ispirato al teatro di narrazione e sviluppa la propria trama con stile colloquiale, vivace e ironico.

Basandosi sulle proprie ricerche documentali, lo storico tratteggia crimini, consuetudini, inganni, furberie e sotterfugî (più o meno curiosi, salaci o bizzarri) legàti alle terre del Nord-Ovest Italia e alle loro intricate frontiere durante il basso Medioevo, il Rinascimento e l’Età Moderna (XII-XVIII secolo).

L’ambientazione spazia fra Valpadana centrale, Appennino Tosco-Emiliano, Monferrato e Mar Ligure: dal Mantovano e dal Bresciano all’Alessandrino e al Novarese; dalla Lunigiana e dalla Valtaro alla Brianza e al Milanese; dal Bergamasco e dalla Geradadda all’Oltregiogo genovese e all’Oltrepò pavese.

Davide Tansini conduce gli spettatori nel fitto intreccio di vicende personali e collettive da cui scaturisce il significato più profondo dello spettacolo.

Néi suoi racconti trovano posto aspetti della vita quotidiana ancór oggi ben vivi e sentìti: cupidigia, crisi economiche, slancî di generosità, illusioni e delusioni, politica, speranze in un futuro migliore, tasse, piccole e grandi gioie e amarezze dell’esistenza.

Soprattutto, umanità: complessa e contrastata, fra luci e molte ombre, quasi contraddittoria eppure sorprendente nella sua rappresentatività.

Briganti, pirati e frontiere non è la semplice rievocazione di fatti avvenuti nel passato ma è anche un discorso sull’eredità che quei periodi hanno lasciato: cultura, curiosità, economia, società e tradizioni.

Rappresentato in forma sia dinamica (lungo percorsi guidàti a tappe) sia statica (con il pubblico accomodato in platea), l’evento propone in forma piacevole e coinvolgente il racconto di un passato su cui è fondata la realtà odierna.

La trama

Briganti, pirati e frontiere ha come scenario la zona compresa tra la tra la Valpadana centrale e il Mar Ligure: pianura, Riviera di Ponente e di Levante, Appennino Ligure e Tosco-Emiliano.

È un territorio dalle variegate condizioni ambientali, attraversato da importanti vie di comunicazione e, tra Medioevo ed Età Moderna, frastagliato da una miriade di potentati.

Stati sovrani, zone occupate o contese, feudi laici ed ecclesiastici, signorie de iure e de facto: questi àmbiti di potere non sempre erano pienamente legittimi e riconosciuti e, non di rado, si sovrapponevano o entravano in conflitto gli uni con gli altri.

In questo complesso scenario agivano diverse persone, enti, corporazioni e compagini statali che erano interessate a sfruttare ogni occasione per affermarsi, difendere i proprî privilegî, annientare i nemici, aumentare le proprie ricchezze o semplicemente sopravvivere.

Briganti, pirati e frontiere spazia dalle figure più umili a quelle altolocate, senza tralasciare quelle border-line: mercanti, condottieri, signori e signorotti, castellani, vescovi e abati, soldati, arrivando sino a contadini e pastori.

In questo contesto, l’essere personaggî al limite poteva avere una duplice valenza: materiale e figurata. Il confine non era solo politico-geografico, ma anche quello con il contrabbando, la ricettazione, la pirateria, il brigantaggio e crimini predatorî esercitàti in modo più o meno abituale.

La tratta del sale, la leva militare, i rifornimenti a rocche e castelli, i pedaggî su fiumi e torrenti, i dazî sui commercî, la navigazione marittima e fluviale: tutte occasioni da cui scaturivano truffe, «sfrosi», diserzioni, furti, malversazioni e peculati.

Numerosi gli episodî raccontàti durante la narrazione: dai castellani che vendevano sottobanco le munizioni delle fortezze loro affidate ai montanari che per pochi soldi rischiavano la vita nel contrabbando; dai feudatarî che spalleggiavano il conio di monete contraffatte ai consorzî di mercanti che incentivavano il brigantaggio contro i proprî concorrenti.

Tanti anche i casati e i dominî menzionàti: i Visconti, gli Sforza e i Ducato di Milano e la Repubblica di Genova), i Farnese e i Borbone (che si succedettero alla guida del Ducato di Parma e Piacenza), i Dal Verme (titolari del cosiddetto Stato Vermesco), i Medici (che prima egemonizzarono la Repubblica di Firenze e poi divennero sovrani del Granducato di Toscana), lo Stato Pallavicino, la Repubblica di Venezia, i Rossi di Parma (che controllavano lo Stato Rossiano), il Ducato di Savoia, lo Stato Landi, gli Anguissola (con le loro terre situate fra Piacenza e Bobbio), gli Asburgo (sovrani dello Stato di Milano), gli Este (che all’autorità sul Ducato di Modena e Reggio aggiunsero quella sul Ducato di Massa e Principato di Carrara), i feudi imperiali tenuti dalle famiglie Adorno, Centurione, Doria, Fieschi, Malaspina, Spinola e Trivulzio.

I luoghi

Lo spettacolo di narrazione storica Briganti, pirati e frontiere ha avuto cinque rappresentazioni svoltesi in Emilia-Romagna, in Lombardia e in Liguria negli anni 2017, 2018, 2019 e 2024.

Il debutto è avvenuto a Nibbiano (Alta Val Tidone, Piacenza) nella Piazza del Castello l’8 agosto 2017.

La seconda tappa ha toccato la provincia di Cremona, sulla sponda orientale del fiume Adda, il 5 novembre 2017.

Il terzo evento è stato allestito a Manarola (Riomaggiore, La Spezia) presso la Porta Rossa il 7 luglio 2018.

Il quarto appuntamento si è tenuto a Moneglia (Genova) nel complesso della Fortezza di Villafranca il 24 agosto 2019.

La quinta rappresentazione è andata in scena al Porto Antico di Genova il 31 agosto 2024.

Info

Luoghi:
Nibbiano (Alta Val Tidone – Piacenza, Emilia-Romagna – Valtidone, Italia), Piazza del Castello
provincia di Cremona (Lombardia – Italia), sponda orientale del fiume Adda
Manarola (Riomaggiore – La Spezia, Liguria – Cinque Terre, Italia), Porta Rossa di Manarola (Piazza Castello)
Moneglia (Genova, Liguria – Riviera Ligure di Levante, Italia), Castello di Villafranca (Lungomare Dante Alighieri)
Genova (Liguria – Italia), Porto Antico (Piazzale Porta del Molo/Porta Siberia)

Date:
8 agosto 2017 (a Nibbiano)
5 novembre 2017 (in provincia di Cremona)
7 luglio 2018 (a Manarola)
24 agosto 2019 (a Moneglia)
31 agosto 2024 (a Genova)

Enti organizzatori:
Associazione «Casa Grande» (tappa di Nibbiano)
Confluenze Festival (tappa di Nibbiano)

E-mail (Davide Tansini):
e v e n t i @ t a n s i n i . i t

Telefono (Davide Tansini):
(+39) 3 4 9  2 2 0 3 6 9 3

Note:
gli eventi sono stati ideàti e condotti da Davide Tansini, che detiene la paternità creativa dello spettacolo e tutti i relativi diritti; i contenuti illustràti da Davide Tansini al pubblico durante le manifestazioni sono basàti sugli esiti delle sue ricerche in àmbito storico; Briganti, pirati e frontiere non è una rievocazione storica con personaggî in costume e animali

© Davide Tansini: tutti i diritti riservàti – Pubblicato il 23 luglio 2017 – Aggiornato al 4 novembre 2024